E’ muta d’amore la notte umida che ci silenzia, distanze di sguardi socchiudono i pensieri mentre un riflesso di ieri sillaba ancora il tuo nome.
Eravamo pelle e mare nel bacio rubato.
E’ muta d’amore la notte umida che ci silenzia, distanze di sguardi socchiudono i pensieri mentre un riflesso di ieri sillaba ancora il tuo nome.
Eravamo pelle e mare nel bacio rubato.
Il ricordo di te si apriva all’improvviso come un ritaglio inatteso di mare tra le monotone vie e scaldava l’aria, sentivo il calore dei tuoi passi soffiare sui miei occhi chiusi.
Ti vedevo ancora, imponente nel tuo silenzio svestire la notte e abbandonarti alla tua musica che accoglieva il mondo. Eri sacro e indisponente nel mistero di quei suoni, mi sorridevi compiaciuto ma non potevo seguirti, avrei solo sentito le ombre di un abbandono.
La tua mano apriva il vento di miele e silenzio, trascinavamo il passo verso la salita ed io sillabavo i tuoi capelli di menta.
A volte li legavi con distrazione ed un ricciolo sfuggiva allo specchio arrugginito, sorrideva malizioso al mio sguardo pacato..
Erano gesta eroiche a socchiudere quell’attesa, prima di scorgere il mare, chiuso in pensieri ruvidi.
Non era mai tardi per seguire la tua danza leggera.
Dimmi
dove si addormenta
il respiro della solitudine,
quel tenerti incompleto
da un bacio
mentre suoni oltre le mani…
E’ un effimero approdo
a scandire
questa danza slabbrata…
Come attesa stonata
e’ il silenzio che ci abita,
una carezza d’altrove
inganna le vertigini di luce
e
dove ci perdiamo
l’amore non si fa voce…
Ti schiudi a me
come fiore imperfetto
dove la nudita’ si fa ruvida voce
e
oltre il pianto proibito
dissolvi l’amore..
E’ un labirinto di vento
a colmare
la colpa di un bacio…
Ti ritrovo nel residuo del mare
in un timido incedere di baci
e
nell’urgenza d’amore
mi sussurri un passo d’onda…
Ti affacci nei lividi del silenzio
a perdonare
l’altrove che ci nuota dentro…
Dove arretra il tuo nome
socchiudo l’ultimo orizzonte,
la pelle non cede al silenzio
e
tra risacche d’amore
ritorno pensiero mutilato…
Come temporale e’ la tua bocca
a disarmare il silenzio,
attraversa le ruvide elegie
e
dove l’attimo si fa resa
finge un passo d’amore…
In quel bacio, l’ultimo incontro…
Ci sorprende
l’uragano d’amore
nel silenzio dei pensieri,
dischiude le danze senza temere ombre
e
nel timido abbraccio
fioriscono le stagioni…